Secondo un team di ricercatori dell’Università di Adelaide in Australia, le donne che assumono farmaci antidepressivi anche durante l’allattamento avrebbero maggiore successo con nella riuscita dello stesso, rispetto a quelle che smetterebbero di assumerlo per paura degli effetti negativi del farmaco per la salute del bambino.
Per lo studio, presentato al 18 ° Perinatal Society of Australia e Nuova Zelanda (PSANZ), Conferenza annuale a Perth , sarebbero stati analizzati dati del Danish National Birth Cohort in Danimarca, su 368 donne che prendevano antidepressivi prima di rimanere incinta, dove il 67% di queste avrebbe smesso di prendere il farmaco sia dopo la gravidanza, che durante l’allattamento.
Sulla base di questi dati, ne sarebbe emerso che le donne che hanno continuato ad assumere antidepressivi durante la gravidanza e anche durante l’allattamento, avrebbero molto più successo
di poter allattare al seno fino a oltre sei mesi. Al contrario le donne che avrebbero smesso di prendere il farmaco, interromperebbero l’allattamento molto presto.
Gravidanza: ancora molti dubbi sui farmaci
“Questo è un messaggio molto importante perché sappiamo che l’allattamento al seno ha immensi benefici per il bambino e la mamma stessa, tra cui un grado di protezione contro la depressione post-partum. La quantità di farmaco antidepressivo che trova nel latte materno di una madre è molto bassa. Su questi dati , crediamo che continuare a prendere farmaci antidepressivi e mantenere l’allattamento al seno regolare sarà il miglior risultato sia per il bambino e la madre. “ avrebbe dichiarato Luca Grzeskowiak, ricercatore presso l’Università di Robinson Research Institute di Adelaide.
Lo studio comunque merita ulteriori approfondimenti e per questo si raccomanda durante la gravidanza e l’allattamento, che prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco di consultare sempre e comunque il proprio medico o ginecologo di fiducia.
Fonte: www.universityherald.com
